La smaltatura a fuoco è una meravigliosa arte millenaria, nata nel 1200 a.C. e largamente adoperata. Lo smalto è una pasta vitrea specificatamente formulata per essere applicata su alcuni metalli. La cottura in forno permette allo smalto di aderire completamente al supporto, coprendone la superficie. La temperatura necessaria per fondere la pasta di smalto varia in funzione del tipo di smalto, poiché alcuni hanno punti di fusione più alti di altri. La temperatura media di cottura è di circa 800°C, motivo per cui è necessario l'utilizzo di forni speciali.
Il risultato è una superficie vitrea, molto brillante, dai colori intensi e resistenti, dotata dalle qualità proprie del vetro. L'arte della smaltatura a fuoco dei metalli richiede prima la conoscenza dei metalli che si utilizzeranno: si tratta di un materiale complesso, le cui caratteristiche determinano il risultato finale. A questo è necessario aggiungere la difficoltà di lavorare anche con supporti ed elementi metallici, materiali radicalmente diversi dallo smalto per quanto riguarda natura e comportamento. Per tal motivo è importante conoscere a fondo lo smalto come materiale, la sua natura e le sue caratteristiche, ma bisogna conoscere anche il metallo, così come il comportamento dei due durante la cottura.
Quest'arte mi è stata spiegata da una bravissima insegnante, Rebecca Di Filippo, presso la Scuola Orafa Galdus fra il 2019 e il 2021. Da allora smalto in autonomia nel mio laboratorio sul Lago di Como e ho dato vita alla collezione Diecimila Ore, a lei dedicata.